Alimentare la moda - Pratiche di riutilizzo degli scarti agroalimentari e nuovi materiali
Università Iuav di Venezia
Venerdì 02 Ottobre 2020 h. 16:00-18:00
Un incontro per riflettere sulla necessità di trovare nuove direzioni alla progettazione della moda, focalizzando l’attenzione sulle sperimentazioni di tessuti e pelli vegane ottenuti dalla lavorazione di scarti dell’industria agroalimentare o dalla coltivazione di microrganismi.
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Per la sua natura mutevole, la sua importanza nell’economia italiana e la capacità di essere vicina alla vita quotidiana delle persone, la moda è un ambito strategico per riflettere su queste sperimentazioni nella prospettiva di garantire modelli di consumo e produzione sostenibili (obiettivo 12); rilanciare una crescita duratura e sostenibile e favorire l’occupazione in uno dei settori strategici del Made in Italy (obiettivo 8); contribuire a gestire in modo sostenibile gli ecosistemi terresti (obiettivo 15). L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto di ricerca «Fashion Futuring. Modelli emergenti di design della moda in Italia», in corso presso l’Università Iuav di Venezia, che indaga in chiave sostenibile nuove culture e pratiche progettuali della moda, superando lo stigma che vede quest’ultima come causa di sfruttamento, diseguaglianze e inquinamento.
Attraverso le testimonianze di aziende che hanno esperienza nell’utilizzo di tali materiali e di start-up che li hanno brevettati, l’iniziativa si chiede quali siano le nuove alleanze di carattere pratico e teorico tra tecnologie, risorse naturali, idee e materiali e in che modo tali nuove alleanze possano contribuire a uno sviluppo sostenibile della moda. Si parlerà di materiali come Orange Fiber, ottenuto da scarti di agrumi; Vegea, da fibre e oli d'uva; Frumat, dalle mele; Muskin dai funghi, il Crabyon dai crostacei.