Goal 4

È noto che l’emergenza Covid-19, bloccando per mesi le attività didattiche in presenza, ha penalizzato la qualità degli apprendimenti di milioni di giovani in Italia e nel Mondo, con un’accentuazione dei divari sociali e territoriali, a tutto svantaggio dei ragazzi e delle ragazze più deboli. Ma l’emergenza sanitaria ha anche imposto regole inedite al nostro vivere quotidiano, promuovendo da un lato nuove responsabilità individuali e maggiore attenzione alla salute pubblica, dall’altro distanziamento, rarefazione dei contatti intergenerazionali e diffidenza nei confronti di chi non conosciamo. In altre parole, ha modificato anche il contesto nel quale si deve giocare la sfida cruciale per l'educazione delle nuove generazioni alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile. Una sfida che investe anche la scuola italiana, chiamata proprio a partire da questo problematico anno scolastico 2020-21 a dare attuazione alla Legge 92 del 2019 che reintroduce l’insegnamento dell’educazione civica lungo tre assi portanti: costituzione italiana, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale.

Come trasformare un quadro dominato da comprensibili cautele e da grande incertezza in un terreno fertile per la maturazione di comportamenti responsabili e per una cittadinanza attiva? Come evitare che l’intreccio tra crisi sanitaria ed economica metta a rischio la coesione sociale e la fiducia nel futuro? Alcune risposte interessanti a questi interrogativi vengono proprio dalla “Generazione 2030”, ossia dai giovani che hanno in prospettiva maggiormente da guadagnare o da perdere dall’evoluzione degli scenari economici e sociali. L’evento ha voluto dare visibilità al punto di vista, ai progetti e alle istanze concrete di diversi movimenti giovanili impegnati, nonostante le difficoltà del momento, nella costruzione di un futuro più sostenibile.

L’evento nazionale “Generazione 2030 – È ora di agire”, patrocinato dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco e dalla Città di Torino, realizzato in collaborazione con il Gruppo Lavazza e la sua Fondazione, è stato dunque un’opportunità per dare voce e ascoltare le istanze giovanili inquadrate nell'ambito dell’educazione allo sviluppo sostenibile e dell’Agenda 2030.

L’evento si è inserito in una più generale mobilitazione della città di Torino in favore dell’Agenda 2030, testimoniata dalla proiezione della ghiera colorata degli SDGs sulla Mole Antonelliana e dal progetto Lavazza Toward2030 che, sempre a Torino, promuove i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso la street art.

I partecipanti hanno potuto seguire la diretta streaming su questa pagina, asvis.it, pagina Facebook dell'ASviS e radioradicale.it.