Salone Csr 2020: 206 aziende unite per mostrare i “Volti della sostenibilità”

“Sette imprese su dieci nel 2018 hanno avuto comportamenti sostenibili, 712mila si sono impegnate a migliorare il benessere del personale”. L’evento ha trattato le tematiche calde del mondo aziendale, dall’ambiente alla comunità. 30/9/20

“Vedere l’impegno anche delle imprese per partecipare ed essere protagoniste di queste iniziative è qualcosa che rincuora. I volti della sostenibilità sono tanti, come ha dimostrato il Salone in tutti questi anni”. Queste le parole di Piero Angela, il giornalista e divulgatore scientifico intervenuto via streaming all’ottava edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, evento che si svolge annualmente a chiusura del Giro d’Italia della Csr, e che quest’anno è stato tramesso in diretta streaming dall’Università Bocconi di Milano per una due giorni (29-30 settembre) di incontri. “Attualmente la velocità dei cambiamenti è maggiore della velocità degli adattamenti: è una forbice che si sta allargando e che solo un impegno diffuso può permettere di modificare” ha affermato ancora Piero Angela.

Il Salone, promosso dall’Università Bocconi, Csr Manager Network, ASviS, fondazione Global Compact Network Italia, Unioncamere, fondazione Sodalitas e Koinètica, ha visto la partecipazione di 206 aziende, il 50% delle quali “grandi aziende”, seguite da un numero crescente di Pmi e start up (25%), nonché di organizzazioni non profit (25%). “Sincronizzare le azioni delle organizzazioni, in particolare delle imprese, con le attese delle persone diventa sempre più importante in una società che cambia rapidamente" ha dichiarato Rossella Sobrero, membro del Gruppo promotore del Salone, che ha aggiunto: “Non è un caso che molte imprese hanno potenziato in questi mesi lo stakeholder engagement, strumento non solo di dialogo ma anche di orientamento delle scelte dell’organizzazione.

“Anche i dati statistici mostrano come sia da parte delle imprese che dei cittadini sia sempre più ampia l'attenzione verso azioni responsabili a livello sociale e ambientale” si legge nel comunicato stampa del Salone della Csr. Per quanto riguarda le aziende lo certifica infatti l'Istat nel suo censimento permanente: sette imprese su dieci hanno avuto nel 2018 comportamenti sostenibili, mentre 712mila imprese (68,9% delle imprese con tre o più addetti) si dichiarano impegnate a migliorare il benessere lavorativo del proprio personale; 688mila (66,6%) svolgono azioni per ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività; 670mila (64,8%) si sono attivate per aumentare il livello di sicurezza all'interno della propria impresa o nel territorio in cui operano.

“Per quanto riguarda i cittadini, da un'indagine su pandemia e sostenibilità condotta da Ipsos nel primo semestre del 2020 emerge che la maggioranza degli italiani (50,5%) ritiene che la ripresa debba essere attuata tenendo la sostenibilità in primaria considerazione” si legge ancora nel comunicato. “Il 63% è a favore di una ripresa economica green e il 72% pensa che, nel lungo periodo, il cambiamento climatico sarà una crisi ben più grave di quella generata dal Covid-19”.

Il Salone di quest’anno, intitolato “I volti della sostenibilità”, ha organizzato un programma culturale articolato in sei percorsi tematici: ambiente, clienti, comunità, dipendenti, fornitori, investitori, con l’aggiunta di una sezione “Fuori percorso” che ha compreso eventi trasversali ai sei percorsi tematici. Nella prima giornata, il 29 settembre, il focus è stato su dipendenti, comunità e clienti. Ambiente, fornitori e investitori sono stati invece i protagonisti della seconda giornata, svoltasi il 30 settembre.

Il Salone ha dimostrato dunque anche quest’anno che, nonostante la crisi sanitaria, non è venuto meno l’interesse degli individui e delle imprese per la sostenibilità, già confermato dall’alta partecipazione registrata nelle 14 tappe del Giro d’Italia della Csr, che si sono susseguite da gennaio a giugno 2020, e che hanno attraversato il Paese da nord a sud. Con oltre cinquemila partecipanti, gli incontri del Giro d’Italia hanno presentato “I volti della sostenibilità” dei vari territori italiani, mettendo in risalto e discutendo le iniziative locali promosse da enti pubblici e privati, nonché la capacità di connessione tra soggetti profit e non-profit, e il grande impegno svolto in questi mesi dalla società civile.

Inaugurato a Torino il 28 gennaio con l’incontro su “Sinergia pubblico e privato a vantaggio dei cittadini”, evento dove si è discusso il ruolo dei diversi attori sociali e l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati, il Giro d’Italia ha seguito numerose tappe. ‘Abbiamo scelto come titolo di questa edizione “I volti della sostenibilità”’ ha spiegato Rossella Sobrero, in apertura del Giro, ‘perché crediamo che solo con l’impegno delle persone sarà possibile realizzare quel cambiamento verso un futuro più sostenibile, che sappiamo essere urgente’.

La seconda tappa, svoltasi a Milano nell’ambito del Social innovation campus, si è occupata di “Imprese, tecnologia e innovazione per la città del futuro” per passare poi, a causa della crisi sanitaria, agli incontri online. Il primo di questi, realizzato a Udine, ha riguardato le sfaccettature della “Collaborazione multistakeholder”, ed è stato seguito dagli eventi streaming di Padova, Ivrea, Bari, Trento, Verona, Roma, Treviso, Napoli, Messina, Bologna. L’ultima tappa del Giro d’Italia della Csr si è svolta a Genova, per un confronto sul tema “Resilienza trasformativa e voci plurali”, organizzato grazie alla collaborazione di EticLab.

Il percorso compiuto conferma dunque ancora una volta come “ll Salone della Csr e dell’innovazione sociale”, oltre a essere l’evento con il maggior numero di imprese protagoniste del panorama economico italiano, promotrici di un impegno multidimensionale verso la sostenibilità, costituisca un punto di riferimento per stimolare i comportamenti responsabili e superare le incertezze dovute alla pandemia. Questa “responsabilità” costituisce infatti ormai un tema prioritario per gli individui, che richiedono un impegno concreto, che va dal risparmio energetico all’economia circolare, dalla mobilità green agli investimenti sostenibili.

"Il Salone costituisce l’occasione per ascoltare gli stakeholder, raccogliere nuove idee, creare collaborazioni per trovare soluzioni innovative ai problemi sociali e ambientali” ha concluso Rossella Sobrero.

 

di Flavio Natale

Mercoledì 30 Settembre 2020
#gemellaggi