Festival dello Sviluppo Sostenibile: gli eventi curati dal Segretariato ASviS
A scandire il ricco palinsesto della manifestazione, hanno contribuito tre eventi promossi direttamente dall’Alleanza, con un focus su Europa, territori e Italia alla luce dell’Agenda 2030. Presentato anche il Rapporto ASviS 2020. Ecco quanto emerso. 23/10/20
Animato dalle centinaia di iniziative messe in campo dalla società civile, il cartellone del Festival dello Sviluppo Sostenibile ha compreso anche tre eventi organizzati direttamente dal Segretariato dell’ASviS. Al primo, del 22 settembre, che ha aperto ufficialmente la manifestazione, hanno fatto seguito l’appuntamento del 1 ottobre e quello conclusivo dell’8 ottobre. I tre eventi hanno raggiunto oltre 223mila persone e 65mila visualizzazioni.
Aperto dalle note del Quintetto d’archi della Young talent orchestra EY e trasmesso in diretta streaming dall’Auditorium Macro di Roma, l’evento inaugurale del Festival “Dalla crisi alla ripresa: trasformare l’Europa e l’Italia nel segno dello sviluppo sostenibile” ha rappresentato l’occasione per approfondire i temi collegati alla ripresa a livello europeo e nazionale, in seguito all’emergenza socio-economica scaturita dalla pandemia. La giornata ha visto la partecipazione di rappresentanti di primo piano delle istituzioni e di leader di aziende chiave di settori strategici, che hanno condotto una riflessione su come assicurare un rilancio che renda il Paese più sostenibile e resiliente. La conferenza ha testimoniato la crescente attenzione di imprese e società civile sui temi della sostenibilità, ma anche la necessità che la politica modifichi le sue priorità in linea con il Next Generation Eu. A tal proposito, nella sua relazione Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS, ha ricordato gli impegni che dovranno essere rispettati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel corso dell’evento si è aperta anche “Una finestra su New York” per parlare della 75° Assemblea Generale dell’Onu con l’ambasciatrice Mariangela Zappia, rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, e con Maria-Francesca Spatolisano, assistant secretary-general for policy coordination and inter-agency affairs delle Nazioni Unite.
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Anche il secondo appuntamento del 1° ottobre, dal titolo “I territori come motore dello sviluppo sostenibile”, si è tenuto in diretta streaming dall’Auditorium Macro di Roma. Svoltosi all’indomani delle elezioni regionali e alla vigilia della presentazione da parte del Governo del Piano nazionale di rilancio e resilienza, l’incontro ha visto la partecipazione di amministratori pubblici e privati insieme a rappresentanti del Governo, delle Regioni, delle Province e delle Città, che si sono confrontati sul ruolo dei territori per programmare e realizzare politiche coerenti nella direzione dello sviluppo sostenibile come disegnato dall’Agenda 2030. “La cura del territorio è importante per alzare il livello della tutela e anche per produrre una ulteriore capacità di innovazione sociale” – ha dichiarato Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS. Tra i relatori è intervenuto anche il Ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano, che ha ricordato come i temi della coesione e della sostenibilità siano temi di grande dibattito mondiale.
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L’evento finale dell’8 ottobre, dal titolo “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, è stato ospitato dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) presso il Palazzo della Farnesina. La giornata si è aperta con i saluti del Ministro Luigi Di Maio ed è stata l’occasione per presentare i risultati del Festival e il Rapporto 2020 dell’ASviS alle istituzioni. Il portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini, nella sua relazione (vedere slide), ha spiegato lo stato di avanzamento del Paese rispetto all’attuazione degli SDGs e ha presentato un quadro organico di proposte per intervenire in chiave sostenibile sul nostro modello di sviluppo. All’incontro ha partecipato anche il commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, il quale ha ricordato che “Il Green Deal è la nostra carta d'identità come Commissione europea” e che, nonostante le difficoltà, l’Italia ha giocato un ruolo cruciale nella definizione del fondo Next Generation Eu. Ha chiuso l’evento il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, che nel suo intervento conclusivo si è detto “convinto che l’impegno in direzione di uno sviluppo sostenibile sia ormai consolidato sia dal punto di vista teorico, ma anche sul piano delle buone prassi”.
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di Elita Viola